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IL TARANTASCHIN: il cioccolatino tipico di Tarantasca
IL TARANTASCHIN: il cioccolatino tipico di Tarantasca
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Il “Tarantaschin” è il tipico cioccolatino di Tarantasca. Una prelibatezza che da anni fa parte delle nostre tavole. Era gennaio 2008 quando le maschere tarantaschesi Cavalier Caranta e Madama Tarantasia si stavano organizzando per i vari appuntamenti e Alfio Lingua del Saloon City di San Chiaffredo ideò il tipico cioccolatino chiamato “Tarantaschin”, con granella di torrone e cioccolato fondente avvolto in una carta di colore rosso.
Con gli anni la famiglia si è allargata e ad oggi il cioccolatino ha sei varianti contraddistinte da altrettanti colori diversi della carta che li avvolge: arancione con torrone e cioccolato fondente, blu con torrone e cioccolato al latte, bianco con torrone e cioccolato bianco, viola con gianduia, verde con riso soffiato e giallo con granella di nocciole e gianduia.
È tradizione raccontare quando si scarta questo cioccolatino la Leggenda “Tarantaschin: d’la Mare d’Turin ‘l to ciculatin”. Viene infatti tramandata una leggenda che vuole Tarantasca liberatrice di Torino. Un terribile drago si annidava lungo le rive del fiume Po divorando i bambini e seminando paura e sconcerto nella popolazione torinese. La terribile e inafferabile bestia fu affrontata, uccisa e sconfitta da un giovane Cavaliere di Tarantasca. Secondo la storia Torino, in segno di riconoscenza, avrebbe innalzato sul proprio stendardo il Toro liberatore e da quel giorno Tarantasca viene definita la “Mare ‘d Turin”. Un'altra versione racconta che un giorno mentre le vacche erano al pascolo a Tarantasca, un toro scappò infuriato dal pascolo e si mise a correre. Giunse fino alla grande città che noi ora chiamiamo Torino, dove creò agitazione nella popolazione che non riusciva a fermarlo. Fortunatamente giunse in loro aiuto un tarantaschese che riuscì a domare l’animale e a riportarlo a casa. Da qui nacquero il nome di Torino per la città dove il toro arrivò, e del detto Tarantasca è la madre di Torino.
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